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Altri personaggi

Luigi Pietrobono - Alatri

Chi era: studioso della letteratura italiana
Nato a: Alatri, il 26 dicembre 1863 - Morto: a Roma il 27 febbraio 1960

Scolopio, attento e profondo studioso della letteratura italiana, grande commentatore di Dante Alighieri e ammiratore di Giovanni Pascoli. Nel 1880 entra nell’ordine degli Scolopi e si accosta agli studi classici, laureandosi in Lettere con una tesi sulla Teoria dell’amore in Dante, pubblicata nel 1888. L’anno successivo si laurea in Filosofia con il saggio Il fondamento psichico della vita animale secondo Rosmini e Darwin. Negli anni 1905-06 è chiamato a dirigere l’Istituto Conti Gentili di Alatri e, per circa cinquant’anni è chiamato ad insegnare nel prestigioso collegio Nazareno di Roma come titolare delle cattedre di letteratura italiana, latina e greca, di filosofia e di religione. Nel 1899, dopo l’incontro con Giovanni Pascoli, dà inizio alla lunghissima e fortunata attività di saggista che lo porta a pubblicare numerosi studi sul poeta romagnolo. Con Pietrobono, che vive e opera anche localmente, la civiltà letteraria alatrense tocca i più alti vertici. Di grande spirito liberale, durante la prima guerra mondiale, non esitò a scendere in piazza per esortare i giovani a correre in aiuto della patria dopo la disastrosa ritirata di Caporetto.
 
Principali opere: L’opera poetica di G. Pascoli (1912); il poema Sacro (1915); Dal cerchio al centro: la struttura morale della Commedia (1924); L’Italia nella poesia del Pascoli (1933); Saggi danteschi (1936). Pregevoli le traduzioni dell’Encomium Moriae di Erasmo da Rotterdam e del De amicizia di Cicerone.

 

 

 

Luigi De Persiis - Alatri

Chi era: storico e agiografo
Nato a: Alatri, il 9 maggio 1835 - Morto: a Assisi il 31 ottobre 1904

Nasce dal farmacista Arduino e da Lucia Colazingari. Terminati gli studi nel Seminario della città natale, si reca a Roma dove viene ordinato sacerdote. Tornato ad Alatri, insegna Sacre Scritture presso il Seminario, ricevendo poi la nomina di canonico teologo nonché quella di archivista della cattedrale. Leone XIII gli assegna nel 1896 il vescovado di Assisi. Muore nella cittadina umbra il 31 ottobre 1904.

OPERE PIU’ IMPORTANTI: La Badia o Trappa di Casamari nel suo doppio aspetto monumentale e storico (1878); Memorie del pontificato di San Sisto I Papa e Martire, della traslazione delle sue reliquie da Roma in Alatri e del culto che vi ricevettero dal secolo XII sino ai giorni nostri (1884); Tecchiena e il suo statuto (1895).

 

 

 

Filippo Cirelli - Campoli Appennino

Chi era: inventore, editore, professore, scultore, pittore
Nato a:
Campoli Appennino il 21 dicembre 1796

Filippo Cirelli proviene da una famiglia piuttosto agiata: il padre, Francesco, era un notaio locale, mentre la madre, Rosa Orlandi, era di nobile origine.
Compie gli studi nel seminario di Sora quindi parte per Napoli dove si dedica alle scienze fisiche, matematiche e chimiche sotto la guida del prof. Lorenzo Fazzini di cui diventa presto assistente. Nel 1827 diventa insegnante di disegno nelle scuole secondarie del Reale Istituto di Belle Arti, del quale diventa professore onorario. Intuendo gli sviluppi della galvanoplastica, scoperta da Jacobi, vuole applicarla al suo stabilimento poligrafico riuscendo ad ottenere la riproduzione di disegni per mezzo di clichès.

È l’inventore della “Galvanotipia” o “Elettrotipia” e riscuote dall’Istituto di Francia una menzione onoraria. A Cirelli è riconosciuta anche l’invenzione della “ Litotipia” con cui si riproducevano, attraverso preparati chimici su pietra litografica, disegni già stampati. Cirelli si dedica anche all’attività editoriale: nel suo stabilimento poligrafico a Napoli cura la pubblicazione di opere rare e con un innegabile valore artistico, scientifico, letterario e storico.

Stampa il “Poliorama Pittoresco” un’opera periodica con svariati argomenti con il pregio di rendere accessibile il sapere al popolo. Dà alle stampe altri giornali quali: Giornale Scientifico, artistico e industriale, Il Lucifero, Moda, La medicina pittoresca. L’opera che gli dà più lustro è “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato”, ovvero una “Descrizione tipografica, storica, monumentale, industriale, economica e commerciale delle province al di qua e al di là del Faro e di ogni singolo paese di esse” dedicata al Re Ferdinando II. Si tratta di una storia dell’umanità vista attraverso le tradizioni, le abitudini, gli usi e i costumi degli abitanti.

Questa serie di monografie era quanto di meglio esisteva allora nel Mezzogiorno d’Italia e venne lodata dai migliori storiografi, fra i quali il Marinelli. Essa rimase incompiuta per la morte di Cirelli, avvenuta nel 1867. Uomo di grande ingegno, intelligenza ed istruzione, Filippo Cirelli onora il luogo natìo di Campoli Appennino.

 

 

 

Sisto Vinciguerra - Alatri

Chi era: grande figura del Rinascimento
Nato a: Alatri, il 17 aprile 1815 - Morto: a Roma il 19 novembre 1978

Nato dal tintore Bernardo e da Zeffirina Mascetti, dopo i primi studi presso il Seminario di Alatri, si laurea, a Roma, in Giurisprudenza e inizia ad esercitare l’avvocatura. Eletto vice presidente del Circolo Popolare, partecipa attivamente alle vicende politiche del ’48 romano. Eletto deputato al parlamento romano nel 1849, si oppone con decisione al Gioberti. Caduta la Repubblica Romana, ripara a Genova e riprende a fare l’avvocato. Nel 1858 viene arrestato e rilasciato dopo la presunta partecipazione, poi smentita, all’attentato a Napoleone III. Nel 1860 partecipa ai preparativi dell’impresa garibaldina, raggiungendo, in qualità di collaboratore di Antonio Mordini, la Sicilia. Torna di nuovo alla sua professione e nel 1870 viene sollecitato a prepararsi per la definitiva occupazione di Roma. Non parteciperà a quest’impresa, poiché, già malato di cancro è costretto all’immobilità. Muore a Genova il 14 febbraio 1871.

 

Opere: il saggio Declamatorie ufficiali di vari paragrafi del Regolamento legislativo e giudiziario del 10 novembre 1834 e dell’Editto disciplinare del 17 dicembre suddetto; Dizionario domestico di legislazione e giurisprudenza, alla cui stesura collaborò Emilio Pacifici (1864).

 

 

 

Dante Manfredi - Pastena

Chi era: Chirurgo
Nato a:
Castro dei Volsci il 20 ottobre 1923

Fratello del celeberrimo Nino Manfredi, l’illustre chirurgo è anche il fondatore dell'Alt, l'Associazione Lotta ai Tumori Onlus.

Nel 1986 Dante Manfredi iniziò a dirigere la Divisione di chirurgia oncologica dell'Istituto Regina Elena e contemporaneamente fondò questa associazione senza scopo di lucro destinata ad un duplice scopo: fornire assistenza domiciliare gratuita ai malati terminali di cancro ed attuare un’opera di prevenzione ed informazione sui tumori.

Attualmente in pensione, il chirurgo fa volontariato presso l’ALT, dove dirige il Centro di prevenzione oncologica. Contemporaneamente interpreta, a livello amatoriale, alcune commedie del fratello Nino finalizzate alla raccolta dei fondi per l’ALT. Indimenticabile è stata l’interpretazione di Parole d’amore parole a Gaeta.

 

 

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