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Altri personaggi

Loreto Apruzese -Gallinaro

Chi era: Studioso e professore di Diritto Romano
Nato a: Gallinaro nel 1765 -  - Morto a: Gallinaro nel 1833

Loreto Bernardo Antonio Apruzzese fu avviato agli studi dall'arciprete Baldassari. La sua formazione avvenne presso il seminario di Sora. Nel biennio 1800-1801 fu arciprete nella chiesa di San Giovanni. Nel 1795 fu nominato sostituto nella cattedra di Istituzioni Civili. Nel 1806 gli fu assegnata la Cattedra di Istituzioni Romane, cinque anni più tardi quella di Codice Civile. Seguitissimo dai suoi allievi, tenne anche una scuola privata di Diritto, frequentata da oltre 400 studenti provenienti da tutto il Regno delle Due Sicilie. Il 12 aprile 1821 venne nominato membro della Giunta di Scrutinio, un'istituzione creata per censurare quella stampa e quegli insegnanti potenzialmente sovversivi. La copiosa attività è testimoniata dai suoi numerosi scritti.

 

Di questi, meritano di essere ricordati:
• Corso di Diritto novissimo contenuto nel codice Napoleone, Napoli 1809-1816 (6 volumi);
• Delucidazioni sul codice civile, Napoli 1912
• Corso di studio legale, Napoli 1819-1827 (9 volumi)

 

 

 

Giovanni da Gallinaro

Chi era: religioso e studioso

Di notevoli qualità sia personali che politiche, Giovanni da Gallinaro fu il confessore della Regina Giovanna I. In virtù della sua familiarità con la corte napoletana, ottenne la carica di Vescovo e fu nominato titolare delle cattedre di Gravina (1350-1373), di Rossano (1373), di Monopoli (1373-1382) e di Tricarico, che mantenne fino alla sua morte.

La sua abilità conquistò la stima ed il rispetto della Regina, che spesso si rivolse al Papa per fargli assegnare le cattedre di Lucera e di Sessa, più vicine alla capitale. Giovanni controcambiò rendendosi sempre disponibile, anche economicamente. Sui registri reali ad esempio, è annotato un suo prestito di un'oncia d'oro a favore di Giovanna I.

Giovanni fu talmente abile nel trattare gli affari che fu nominato rappresentante reale in occasione della riconciliazione con Re Federico di Svevia. La trattativa andò a buon fine ed il suo prestigio ne risultò accresciuto. Era il 2 marzo 1371.

Nel 1378 Giovanna I favorì l'elezione dell'antipapa Clemente VII. Giovanni rimase fedele alla Regina aderendo alla fazione dell'antipapa. Nel 1382, a due mesi dalla morte di Giovanna I, gli fu assegnato l'ultimo incarico vescovile

 

 

 

Santina Cimatti - Alatri


NATA A: Celle, in provincia di Ravenna, il 7 giugno 1861, da padre agricoltore e da madre tessitrice.
CHI ERA: religiosa

VITA: nel 1889 si consacrò Suora Ospedaliera della Misericordia, presso la casa madre di San Giovanni in Laterano a Roma ed  assunse il nome di Suor Maria Raffaella. Dal 1893 lavorò presso l’ospedale di San benedetto ad Alatri, ma poi fu trasferita all’ospedale Umberto I di Frosinone, dove dal 1921 ricoprì anche l’incarico di Priora della comunità. Dal 1928 al 1940 ritornò ad Alatri, ricoprendo la carica di Superiora dell’Ospedale. Durante i duri anni della guerra si distinse per l’opera di conforto e di sostegno alla popolazione locale, nonché per l’aiuto medico che portò ai malati ed ai feriti. Quando ci fu il timore di un bombardamento alleato su Alatri, Raffaella, in collaborazione con il vescovo della città riuscì a far cambiare il piano strategico al generale Kiesserling.

Indebolita da un male incurabile dal 1943, trascorse gli ultimi anni facendo umili lavori e nella preghiera. Morì ad Alatri il 23 giugno 1945. Ottenne il nulla osta per la beatificazione il 17 novembre 1979, dopodiché venne beatificata il 12 maggio 1996. La Beata giace in una struttura nei pressi di Porta San Francesco, vicino al cadente ospedale vecchio.

Arturo Ciacelli - Arnara

Chi era: pittore futurista
Nato a:
Arnara, il 28 maggio 1883

Introdotto dal padre mosaicista al lavoro artistico, studia prima all'Accademia di Francia e a quella di Belle Arti a Roma, dove si diploma; poi, con U. Boccioni e G. Severini, segue i corsi serali d'arte industriale degli Incurabili. Partecipa al Salone dei Rifiutati (1905) e nel 1907 insieme a Bozzani e Cambellotti svolge attività di scenografo per alcuni lavori di D'Annunzio.

Trascorre lunghi periodi all'estero, dividendosi tra Parigi e i paesi scandinavi, portandovi i segni delle nuove ricerche futuriste, anche se di forte accento simbolista. Dalle sue composizioni degli anni Dieci, in gran parte astratte, emerge l'interesse per lo studio del dinamismo, delle sintesi plastiche e della simultaneità. Successivamente interpreta in tale direzione anche la poetica dell'aeropittura, sviluppata sull'esempio di Balla, sia per l'iridescenza dei colori, sia per la presenza di forme flessuose che sulla tela si sovrappongono e si compenetrano. 

 

 

 

Luigi Ceci - Alatri

Chi era: glottologo e latinista. Famoso commentatore della Lapis niger del Foro Romano.
Nato a: Alatri, il 2 febbraio 1859 - Morto: a Alatri il 22 giugno 1927

Nasce da una famiglia di modeste condizioni, suo padre Vincenzo, era un tintore e, sua madre Maria Minnocci, casalinga. Dopo gli studi classici svolti presso le Scuole Pie di Alatri e di Savona, nel 1882 si laurea in Lettere, a Firenze. Dopo essersi distinto nella stesura di interessanti saggi, è chiamato a Roma dal Baccelli, allora ministro della Pubblica Istruzione, come suo segretario particolare. Con il Ministro collabora alla preparazione di un progetto di riforma per la scuola superiore, progetto, però, mai realizzato. Inizia quindi a peregrinare per l’Italia, insegnando latino e greco nei licei più prestigiosi, da Roma a Palermo, da Milano a Genova.

Nel 1893 ottiene la cattedra di grammatica indo-greco-italica presso l’Università di Roma e per due volte ricopre la carica di Preside della facoltà di Lettere. Nel 1914, grazie ad un altro ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Credano, viene inserito nella commissione preposta alla riforma degli studi superiori e anche in questa occasione si distingue per la sua grande competenza, scrivendo la Relazione generale. Durante gli ultimi anni di vita, si dedica allo studio della lingua slava, alla stesura di una piccola Grammatica serbo-croata e, di un ultimo saggio, il Latium vetus, inerente all’indagine linguistica nella lunga storia di Roma e del Lazio, purtroppo rimaste incompiute per la morte sopraggiunta in Alatri il 22 giugno 1927.

Opere: Il pronome personale senza distinzione di genere nel sanscrito, nel greco e nel latino (1886); Trucioli glottologici e filologici (1886); Il vocalismo nel dialetto di Alatri (1886); Le etimologie dei giureconsulti romani (1891); Appunti glottologici (1892); Tabulae Iguvinae (1892); Grammatica della lingua latina (1905); Il ritmo delle orazioni di Cicerone (1905).

 

 

 

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