Altri personaggi
Anton Maria Cagiano de Azevedo - Santopadre
Chi era: cardinale
Nato a: Santopadre il 14 dicembre 1797 - Morto nel: 1867
Fu membro "dell'Accademia dé nobili ecclesiastici" di Roma, dove ottenne la laurea di Dottore in Legge. Divenuto sacerdote, fu Segretario del Tribunale della Sacra Rota Romana; nel 1827 fu nominato Avv. Concistoriale presso la Santa Sede, dove fu uditore sia di Leone XII che di Gregorio XVI. Nel 1831 venne mandato come Delegato a Spoleto e Perugia, fu poi, Prolegato in Ferrara, ma quando scoppiò il colera a Roma, fu chiamato in questa città come Presidente della "Congregazione di pubblica calamità".
Successivamente fu Rettore della Romana Università e nel 1842 venne promosso Uditore Generale della Reverenda Camera Apostolica. Nel 1844 fu Vescovo di Senigaglia e quindi Cardinale. Nel 1848 si rifugiò prima a Roma e poi a Gaeta, dove redisse la "Legge sulla nuova divisione dipartimentale dello Stato". Dopo essere stato anche Vescovo suburbicario di Frascati, morì nel 1867.
Cassiodoro Margarita - Santopadre
Chi era: Vescovo
Nato a:
Nel 1806 fu a Sora Vicario Generale del Vescovo Colaianni.
Emilio Lebon - Gallinaro
Chi era: chimico
Nato a: Albertville 1884 Morto a: Gallinaro nel 1972
Compì i suoi studi ginnasiali a Montecassino e quelli universitari presso il Politecnico dell'Università di Torino. Dopo la laurea in chimica industriale svolse per qualche anno lavoro di studio e ricerca presso la facoltà di chimica nel Politecnico di Torino. Alla morte del padre Jean nel 1933 lo sostituì nella direzione della Cartiera Visocchi di Atina.
Durante la sua direzione, nella cartiera furono introdotte notevoli innovazioni tecniche e venne migliorato l'ambiente di lavoro. Furono lastricati tutti i locali e soprattutto vennero curati tutti i sistemi di protezione con considerevole riduzione degli incidenti sul lavoro, tanto che lo stabilimento di Atina meritò la fama di stabilimento moderno sia per la funzionalità che per la sicurezza.
Nonostante l'impegnativo lavoro, il dottor Emilio Lebon continuò la sua attività di studioso pubblicando diversi lavori. Tra questi ricordiamo: Pasta di sparto e Alfa (1925), Fabbricazione del foglio su macchina piana e continua (1930, Pasta di legno e cartoni uso cuoio (1932), Lisciviatori e lisciviazioni (1936), Recupero dei gas solforosi (1936). Nel 1945 si trasferì a Gallinaro presso la casa della sorella che aveva sposato l'agronomo Giuseppe Orlando. Morì nel 1972.
Benedetto Scafi - Santopadre
Chi era: sacerdote rivoluzionario
Nato a: Santopadre il 23 luglio 1806 - Morto nel: 1879
Studiò lettere nel Collegio Tulliano di Arpino, filosofia e teologia morale nel Seminario di Sora, diritto canonico a Roma. Fu ordinato sacerdote nel 1829 ed addetto come Cappellano alla chiesa di S. Folco. Era di idee liberali e per questo fu avversato dal conservatore Vescovo Giuseppe Pontieri, il quale appunto nel 1844 lo sospese. Scafi, nel 1848, reagì all'ingiustizia di cui era stato vittima scrivendo una dura satira contro la politica e l'operato del vescovo. La satira fu stampata a Sora nel 1866 ed ebbe una certa diffusione.
All'età di sessantacinque anni, Scafi scrisse il suo importante saggio "Notizie storiche di Santopadre", dando un quadro completo del paese così come era ai suoi tempi, riportando inoltre molte informazioni a carattere storico-archeologico. Morì nel 1879.
Giuseppe Orlando - Gallinaro
Chi era: Agronomo
Ottimo agronomo, curò la diffusione nel territorio di Gallinaro di impianti di vitigni di cabernet la cui coltivazione era stata introdotta in Val di Comino da Pasquale Visocchi.
Si occupò della edificazione del Palazzo Orlando nel centro di Gallinaro, costruito su disegno dell'architetto napoletano Giovanni Castelli (1829 - 1902) utilizzando sia ottime maestranze locali, come gli scalpellini di San Donato, sia chiamando per l'esecuzione dei pavimenti di tipo "palladiano" artigiani veneti che usarono materiale proveniente da quella regione.
Si distinse anche per l'impegno politico e civile rivestendo la carica di assessore del Comune di San Donato Val di Comino di cui, all'epoca, Gallinaro costituiva una frazione.
In quel periodo si prodigò per la costruzione dell'acquedotto che portava l'acqua potabile al Comune di San Donato ed alla frazione di Gallinaro, così come risulta dal decreto del Prefetto di Terra di Lavoro del 20 maggio 1893.