Castrocielo: La Pinacoteca
Una meta dell'itinerario tomistico
Il visitatore appena uscito dal casello autostradale di Pontecorvo è in territorio di Castrocielo, dove incontra molte testimonianze dell’antica colonia romana di Aquinum, resti della Via Latina, il Capitolium, la Porta orientale Capuana, l’arco di Marc’Antonio, resti del Teatro, resti di un antico edificio absidato. La strada statale Leuciana, attraversata la Casilina, arriva nella piazza principale di Castrocielo dopo una breve salita. Vale la pena fermarsi per ammirare gli splendidi affreschi custoditi nella chiesa di S. Rocco, adibita a Pinacoteca. Si tratta di affreschi che ornavano la parete absidale della vecchia chiesa di S. Maria del Monacato. Uno dei due pannelli rettilinei raffigura San Giovanni Evangelista, in piedi con la mano sinistra verso l’alto, nell’altra mano porta un cartiglio in cui si legge l’inizio del IV Vangelo: in principio erat verbum et verbum erat deu et deu erat verbum.
La figura alta circa m. 1.90, era incorniciata a sinistra e a destra da strisce ornamentali ancora visibili. Il San Giovanni Evangelista è sicuramente il più bello di tutti gli affreschi custoditi nella chiesa di S. Rocco. L’altro pannello rappresenta un santo, non più identificabile in quanto ne è rimasto solo il volto.Seguono cinque pannelli separati, tre dei quali raffigurano santi mentre i due superiori illustrano, sebbene in modo frammentario, l’Ascensione. In tutto il ciclo di raffigurazioni sono evidenti i legami con Montecassino. L’affresco posto al centro della navata, al di sopra dell’altare, rappresenta la Crocefissione e deriva dalla chiesa dei Sette Dolori, o Madonna di Capo d’Acqua, del 1200. Vale la pena vedere anche questa chiesa, che sorge in un luogo stupendo a ridosso della sorgente del fiume Capo d’Acqua. Qui fede e natura si fondono in un insuperabile spettacolo che affascina ed incanta ancora oggi, meravigliosa cornice di verde ed acqua zampillante.