Boville Ernica
Adagiata su un colle, Boville Ernica domina le Valli del Liri, del Cosa e del Sacco. La sua storia affonda le radici nell'epoca preromana, come attestano i numerosi rinvenimenti archeologici e le sue mura pelasgiche. Il suo primitivo nome di "Bauco" ricorda il culto agricolo del dio Bove, simbolo della fecondità. Nella zona archeologica di monte Fico, dove sorgeva il tempio dedicato a quella divinità, sono state ritrovate statuette votive raffiguranti il bue.
Boville Ernica un tempo sorgeva al piano, ma dopo le invasioni dei Saraceni e degli Ungari (X sec.), vide la sua popolazione trasferirsi sul colle e divenne uno dei centri più fortificati: oltre le citate mura pelasgiche, la rendevano imprendibile il grandioso castello e la possente cinta muraria medioevale con ben 18 torri (alternate tonde e quadrate) ancor oggi totalmente in piedi. Il patrimonio monumentale e artistico di Boville è costituito inoltre dai palazzi rinascimentali delle famiglie gentilizie e dalle sue chiese.
Tra queste ricordiamo San Pietro Ispano edificata nel XII sec. sulla stessa grotta nella quale, per lunghi anni, visse penitente il Santo Patrono. In esso si conservano un sarcofago paleocristiano, due reliquiari del Santo e di Santa Lucia, la cappella gentilizia Simoncelli, un bassorilievo del Sansovino ed un eccezionale mosaico di Giotto.