Il Palio di San Celestino si festeggia ogni anno a Ferentino (Fr) presso il Monastero di Sant'Antonio Abate in concomitanza con la grande Perdonanza Celestiniana tema caro alla spiritualità del Grande Eremita del Morrone, Papa Celestino V (1215-1296), che a metà del XIII secolo edificò il monastero ferentinate dove trovarono riposo per 30 anni le sue spoglie mortali.
Che cosa è:
Dodici cavalieri, divisi in squadre da tre, si affrontano nella giostra dell’anello in rappresentanza dei quattro quartieri storici della città: porta Montana, porta del Borgo, porta Sanguinaria e porta San Francesco. Lo stesso giorno si tiene la sfilata del corteo storico e degli sbandieratori. Dopo la presentazione dei cavalli e dei cavalieri, si svolge la benedizione dei partecipanti, la sfilata del corteo storico e lo svolgimento del Palio, il tutto distribuito in più giornate con spettacoli musicali e teatrali.
Un po di Storia:
Alla metà del XIII secolo Pietro del Morrone, il futuro Celestino V, fondò a Ferentino sul colle detto delfico un suo cenobio, intitolandolo a S. Antonio abate, il padre del deserto. Del 1267 è la prima menzione dell'abbazia ferentinate di S. Antonio abate; la si trova in un rogito notarile conservato ora nell'Archivio Segreto Vaticano nel Fondo Celestini. Nel 1275 a Lione, Pietro del Morrone ottenne dal papa Gregorio X il riconoscimento della congregazione da lui fondata, "I Fratelli dello Spirito Santo", e tra le fondazioni riconosciute figura ancora l'abbazia ferentinate, cui si erano aggiunte le filiazioni di S. Leonardo di Sgurgola e di S. Antonino, al confine quest'ultima tra Ferentino e Anagni. Dopo la clamorosa rinuncia al papato, avvenuta a Napoli il 13 dicembre 1294, Pietro del Morrone Celestino V non ebbe soddisfatto il suo desiderio di tornare eremita e praticare Fascesi sul Monte Carmelo, ma fu rinchiuso nella Rocca di Fumone nella provincia di Campagna, onde scongiurare la possibile eventualità di uno scisma, poiché molti cristiani non riconoscevano legittima l'elezione del suo successore, Bonifacio VIII.
La morte colse Celestino il 19 maggio 1296 e con un funerale solenne il corpo del santo Eremita fu sepolto nella chiesa del cenobio da lui stesso fondato e dove aveva avuto anche mistiche locuzioni e contemplazioni S. Antonio abate (guarda scheda della festa del Santo). Nel periodo di sepoltura ferentinate il sacrario celestiniano di S. Antonio abate fu meta di pellegrinaggi e devozioni, perché Celestino già in vita godeva fama di santità ed era acclamato da tutti taumaturgo; molti miracoli avvennero nel luogo della sepoltura e ciò determinò la sua canonizzazione in Avignone nel 1313.
Il culto del Papa Angelico si incrementò ancor di più e la città di Ferentino lo acclamò secondo patrono dopo il centurione martire Ambrogio.
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