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San Donato Val di Comino è sicuramente il più suggestivo tra i centri del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise. Dall'alto del borgo antico della cittadina svetta l'imponente e solida Torre medievale, antico simbolo di San Donato, costruita agli inizi del 1200, quando i bellicosi Conti d’Aquino, divennero feudatari della Val Comino. Costruita ed orientata secondo le declinazioni del sole, ancora oggi, come una bussola, la Torre ci indica i quattro punti cardinali, la direzione dell’Abbazia di Montecassino e la posizione del sole nel giorno degli equinozi e dei solstizi. Un’antica leggenda narra di un cunicolo sotterraneo che collegava la Torre alla cripta del Santuario di San Donato ed a sua guardia vi fosse un temibile drago. Il castello di San Donato, di cui troviamo le prime notizie in un documento del 1260, controllava l’importante passo di Forca d’Acero e l’eventuale sconfinamento di truppe dal confinante Abruzzo. I d’Aquino fortificarono la zona del Santuario con alte mura di cinta, torri ben piantate e protette porte d’ingresso. Nel XVI secolo la sicurezza del castello era affidata al capitano sandonatese Antino Tocco, la cui milizia, formata da duecento uomini, garantiva l’ordine in tutto lo Stato. Oltre alla Torre, che controllava l’antica via Marsicana, restano come silenziosa testimonianza del passato i vicoli labirintici, angusti e tortuosi, e le cinque porte di accesso: Orologio, Colle, Castello, Cannesse e San Donato, che il turista potrà facilmente conoscere, anche da solo, attraverso un  singolare percorso storico-culturale corredato da 29 tabelle informative.

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