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Distante 3 km da Ceccano verso il tratto sud dei Lepini, ai piedi del Monte Siserno, la contrada detta Badia ha preso il nome dalla presenza dei Benedettini e dalla pertinenza a Montecassino.
Questo insediamento risulta documentato già nel XII secolo e originariamente consisteva in un fabbricato con una cappella e un’abitazione per i monaci che si dedicavano alla coltivazione dei terreni.

Sin dai primi documenti risulta che la chiesa fosse dedicata a S. Maria di Corniano e si rifà alla tradizione secondo cui la Madonna fosse apparsa ad un pastore su un corniolo.
Nel XIII secolo la struttura venne denominata già Monastero.
All’inizio del XVIII secolo sotto l’egida di S. Paolo della Croce si installò, nel monastero della Badia, la comunità religiosa dei benedettini. Nel 1798 si trovarono coinvolti nella rivoluzione francese che giunse in Italia con programmi anticlericali. A Ceccano i capi repubblicani occuparono il fabbricato e fecero disperdere i religiosi.
La Badia, quindi, fu destinata a caserma per truppe antibrigantaggio. Ospitò inizialmente un distaccamento di Polacchi e successivamente dei gendarmi dell’eserciti Napoleonico.
Sconfitto l’esercito Napoleonico, nel 1826, sotto il rettore alla Badia Padre Sebastiano Amalberti furono intrapresi lavori di restauro della struttura.

Nel 1832 i lavori vennero conclusi e gli altari della nuova chiesa vennero consacrati dal vescovo di Ferentino Mons. Lais.
La chiesa fu ampliata e vennero inserite all’interno una serie di pitture raffiguranti i misteri mariani e scene della vita di S. Paolo della Croce.
Il convento, invece, venne ricostruito totalmente con l’attuale forma di quadrilatero; venne restaurato l’organo a canne del Settecento.
Inoltre, venne realizzato il giardino e ci fu l’innalzamento del primo campanile alto 10 metri e dotato di un orologio a quattro quadranti e campane.
Già all’inizio del Novecento il convento ospitava il seminario di formazione intellettuale in discipline filosofiche ed umanistiche per gli studenti Passionisti.

All’interno della chiesa, in una cappella sul lato sinistro della chiesa è custodita l’urna del Beato Grimoaldo Santamaria morto, nel Monastero della Badia, nel 1902 e beatificato in S. Pietro il 29 gennaio del 1995.
Nel convento ha sede la biblioteca del Ritiro di S. Maria di Corniano, comprendente 10.240 volumi e opuscoli, tra opere antiche e moderne.

BIBLIOGRAFIA: G. Comparelli, I passionisti a Ceccano da 250 anni.1748-1998, Ceccano, 1998.

 

 

 

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