La Passerina, il Maturano e gli altri autoctoni
La Passerina del Frusinate I.G.T. è lo storico bianco del territorio. Le uve di Passerina si coltivano in tutta la Ciociaria, non soltanto nelle aree vocate. Questo vino negli ultimi anni ha vissuto una crescita notevole in termini di qualità, frutto del duro lavoro e dell’attenzione dei viticoltori. Di colore giallo paglierino con lievi riflessi dorati, la Passerina ha un bouquet fruttato, con sentori di mela verde e paglia fresca, al palato rivela invece un sapore asciutto. Adatto agli abbinamenti con minestre e primi piatti a base di verdure, alle carni bianche e si affianca dignitosamente anche ai piatti di pesce grigliato.
Il Maturano bianco, insieme al Capolongo, al Lecinaro e al Pampanaro, va a costituire un patrimonio vitivinicolo ritrovato. Si tratta di vitigni autoctoni della Valle di Comino, riscoperti negli ultimi anni grazie a un accurato lavoro di censimento presso antichi vigneti dell’area. Queste uve, oggetto di sperimentazioni e microvinificazioni per diversi anni, sono ormai presenti in molte aziende della zona. Tra i vitigni di maggior soddisfazione spicca il Maturano bianco che si distingue per le sue spiccate note minerali e fruttate.
I vitigni autoctoni attualmente censiti e riconosciuti sono sette: quattro bianchi, Maturano bianco, Capolongo, Pampanaro, uva Mecella; tre rossi: Maturano nero, Lecinaro e uva Giulia. Nel 2011, Maturano bianco, Capolongo, Lecinaro e Pampanaro, sono stati inseriti tra i vitigni ammessi alla produzione dell’I.G.T. del Frusinate.