COLLEGIATA DI S. SIMEONE PROFETA
La chiesa di S. Simeone è una preziosa pinacoteca d’arte che raccoglie tele di scuola napoletana del ‘700. L’interno, in stile barocco, fu impreziosito nel 1721 con un ricco soffitto ligneo e una grande pala della Presentazione al Tempio (1738) di Francesco Sacco. Dello stesso soggetto, ma di più antica fattura, è la pala dell’altare maggiore, attribuita ad Andrea Solario detto Lo Zingaro (sec. XV-XVI). La lunetta superiore aggiunta è di un altro pittore alvitano del Settecento, il Capricci, che ci ha lasciato le ottime copie delle opere dello Jouvenet, che adornano la cappella della Madonna di Loreto.
Da notare, nella settima cappella, la bellissima tela copia della Madonna del Rosario di Luca Giordano. Le altre pale d’altare sono: Anime salvate dall’Eucarestia (scuola dello Stanzione, fine ‘600), Sacra Famiglia (scuola del Solimena, fine ‘700), S. Anna ed altri Santi (scuola caravaggesca napoletana, ‘700) e Madonna del Carmine (scuola di Luca Giordano). Sulle massicce alzate del mobilio della Sacrestia sono conservate due Crocifissioni, in splendidi cornici del Settecento. Inoltre, sono qui presenti validissimi ebanisti-artisti del ‘700: del Catarinozzi è il monumentale organo, di Giovanni Ergenberg il Coro per 12 Canonici (1760), mentre dell’800 sono il pulpito con il sottostante confessionale. Non passa inosservata, infine, l’elegante balaustra marmorea (1960) messa in opera da maestranza belga su disegno del Vignanelli.