Giuliano di Roma
Secondo la tradizione, Giuliano di Roma venne così chiamata poiché appartenente alla provincia di Roma fino al 1927, anno della formazione della Provincia di Frosinone alla quale è stata annessa. Fondata nell’alto Medio Evo, alle falde del monte Siserno, nacque come "Castrum" fortificato e nei documenti dell’epoca troviamo spesso il nome di "Castrum Lullani".
Nonostante le devastazioni subite nel 1125 dalle truppe papali e nel 1165 da Federico Barbarossa, il centro storico recentemente ristrutturato, ha mantenuto inalterata l’antica fisionomia medievale con stradine strette ed angoli caratteristici, una volta sede di botteghe e cantine, e da vicoli che richiamano la presenza di un’antica colonia ebraica, tra cui "La Giudea" e "Il vicolo del ghetto".
Nella parte più alta del centro storico sorge la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, risalente al XI secolo, con pianta a croce latina, restaurata internamente in stile barocco. Da vedere anche il Campanile, che con i suoi circa trenta metri di altezza è l’edificio più alto del paese, il Santuario della Madonna della Speranza e il Muve - Museo del Vulcanismo Ernico, ospitato presso Palazzo Brettagna nel centro storico di Giuliano. Il museo oltre a ricordarci che l’abitato sorge sulla sommità di un vulcano spento, evidenzia le risorse ambientali e naturali del territorio circostante, costellato da bocche di vulcani inattivi.
Distante solo cinquanta chilometri dal mare, a Giuliano si possono vivere giornate a contatto con la natura servendosi del maneggio per fare una passeggiata o un’escursione a cavallo o per gli amanti del volo un giro in deltaplano presso l’avio superficie in loc. Valcatora.
Sarà possibile inoltre apprezzare la buona cucina presso i locali ristoranti e agriturismi degustando i prodotti tipici come i formaggi: marzoline, pecorino, caprini, mozzarelle di bufala, prodotti dalle locali aziende agricole.