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Sul colle san Pietro, protetta da un secolare querceto, domina la vasta costruzione del Convento dei Padri Cappuccini. La stessa altura, in tempi remotissimi, fu consacrata alla dea Bellona, successivamente, accanto al tempio pagano, fu costruita una piccola chiesa dedicata all’Apostolo Pietro, la quale nel XIII secolo, diede vita ad un primitivo monastero officiato dalle monache benedettine fino al 1515.

La nuova comunità dell’ordine francescano dei cappuccini vi si insediò solo a partire dal 1566, iniziando ad apportarvi delle modifiche strutturali. Parte integrante del convento è la chiesa di San Pietro costruita in stile tardorinascimentale ma totalmente ristrutturata nella seconda metà del Settecento. Presenta una semplice facciata, nel cui portale si può ammirare un affresco del XVI secolo raffigurante l’Apostolo Pietro. L’interno, a navata unica, è reso solenne dal monumentale altare maggiore in legno di noce, costruito da padre Giovanni da Collepardo nel 1755, decorato al centro dalla luminosa pala dell’Immacolata Concezione con i santi Pietro, Sisto, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, dipinta dal pittore alatrense Vincenzo Cerica.

Anche i due quadri laterali, dipinti sulle ante di chiusura di due preziosi reliquiari nel 1890, raffiguranti Santa Chiara d’Assisi e santa Veronica Giuliani, appartengono allo stesso autore. Le pareti laterali, invece, sono adorne di quattro grandi tele centinate, nelle quali appaiono dipinte le figure degli Evangelisti con i rispettivi simboli, eseguite da un artista romano della cerchia del Reni nella seconda metà del XVII secolo. Alla scuola napoletana della prima metà del Seicento appartengono due pregevoli pitture come l’Addolorata e l’Ecce Homo.

Rispettivamente nella prima e nella terza cappella di destra vanno annoverate due tele settecentesche la Madonna della Vittoria e la Vergine che porge il Bambino a san Felice da Cantalice. Nella seicentesca sacrestia trova posto l’artistico altare della Madonna Immacolata e un bancone ligneo riccamente intagliato, eseguiti tra il 1754 e il 1757 da abili artisti locali. Nel coro ligneo dei frati, nel 1897 venne dipinto il san Francesco benedicente situato nello scomparto centrale del dorso ligneo, autore Vincenzo Cerica.

Sulle pareti campeggiano le seicentesche tele raffiguranti il re Davide e santa Cecilia. Infine, un gruppo di cinque preziose miniature cinquecentesche su rame di autore ignoto. Negli ovali laterali si ammira il volto di San Francesco d’Assisi e un busto della Vergine; in quello centrale, il gruppo della Sacra Famiglia con san Francesco in adorazione.

 

 

 
 

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