Alatri - Protocenobio di S. Sebastiano
Di grande suggestione è la Badia di San Sebastiano, complesso che in origine ospitò una delle più antiche comunità cenobitiche d’Occidente e, dove, soggiornò anche Benedetto da Norcia nel 528, durante il suo viaggio da Subiaco a Montecassino. Il nucleo architettonico originario risalente al VI secolo, fu fondato dal prefetto delle Gallie Liberio. Successivamente l’eremo fu abbandonato, fino a quando nel 1233 fu completamente ristrutturato in stile romanico e scelto come sede dall’Ordine delle Damianite di Santa Chiara, che vi dimorarono fino al 1442.
Nel XV secolo divenne commenda e cappellania fino a che Pio IX lo concesse in enfiteusi e nel 1908 passò in mano private. Agli inizi del secolo fu ristrutturata riportandola alle antiche forme. Dall’ingresso principale si accede ad un piccolo vestibolo, nel cortile interno, decorato da eleganti bifore. La minuscola chiesa consta di un piccolo vano quadrangolare coperto da volta a crociera. Sul fondo si eleva l’altare marmoreo che, come recitano le epigrafi laterali, certamente anteriori al XIII secolo, fu eretto da frate Thomas in onore dei santi Sebastiano e Servando. L’interesse maggiore è sicuramente da ricercare nella decorazione pittorica affrescata con Scene di Santi, della vita di Cristo e della Madonna.
Tra i quadri più importanti ricordiamo, affrescata sulla parete d’ingresso, un’Assunzione della Vergine assistita dal Figlio e dagli Apostoli, e due scene della Passione e Morte di Cristo dipinte nel fondo del presbiterio. Sulla parete opposta, una scala in legno immette nel sovrastante oratorio delle monache, accanto ad esso gli ampi saloni dell’aula capitolare, e della dispensa, strutturata intorno al piccolo chiostro altomedievale, con le meravigliose trifore romaniche.