Campoli Appennino - Chiesa di S. Maria Rubiconda
Poco distante dal centro abitato, in località borgo Costa, sorge questa piccola chiesa di proprietà della famiglia Preziosi. Essa è aperta solo la vigilia e il giorno dell’Assunzione di Maria Santissima per la celebrazione delle funzioni religiose.
Nel 1274 il suo titolo era quello di “Santa Maria Radiconda”, sicuramente l’originario nome che gli derivava dall’omonima località in cui è situata, “Radiconna”. Viene designata per la prima volta con il nome di Santa Maria Radiconda nel Catasto-onciario del 1748, dove sono riportati tutti i beni terrieri posseduti. Successivamente passò sotto il possesso dei Marra di Sora, periodo in cui versò in precarie condizioni, tanto che i successivi proprietari,i Passarelli, anch’essi di Sora, la riedificarono interamente, riducendone la lunghezza originaria e restituendola al culto nel 1852, come è attestato nell’iscrizione murata al di sopra dell’ingresso.
Entrando a sinistra, in una piccola nicchia, vi è raffigurata una Madonna con Bambino, affrescata da ignoto autore. Ben più rilevante dal punto di vista artistico, è l’altro affresco posto dietro il quadro dell’Assunzione di Maria Vergine, sulla parete di fondo, raffigurante una Madonna in costume ciociaro, nell’atto in cui viene incoronata da due angeli. La campana venne fusa nel 1856, come attesta la data in essa segnata.
Accanto o nei pressi della chiesa, erano visibili fino al secolo scorso i resti di un’antichissima costruzione e di una cisterna, a testimoniare la remota fondazione della primitiva chiesa e la presenza di uno stabile annesso al sacro edificio, usato come abitazione.
La tradizione vuole infatti che in quel luogo esistesse un romitorio che di cui si servivano i Padri Celestini, del cenobio di S. Pietro a Lacerno, durante la stagione invernale.