Villa Santo Stefano
Villa Santo Stefano, anticamente Sancto Stephano de Valle Sancti Michaelis, sorge ai piedi dell’ultima propaggine dei monti Lepini a m. 204 s.l.m.
Verso il IX secolo d.C. la popolazione sparsa nelle campagne trovò rifugio nella zona attuale attorno al primo fortilizio costruito dai De Ceccano e che in seguito verrà denominato la Rocca. Sui ruderi della rocca sorgerà, in epoca moderna, l’attuale palazzo detto volgarmente “del Marchese”. Il paese fu circondato da forti mura e al suo interno sorsero la chiesa principale dedicata a Santo Stefano, che in seguito fu rinominata S.Maria Maggiore, mentre l’interno della rocca custodiva la chiesa medievale di S.Sebastiano, la quale, una volta distrutta la rocca, venne ricostruita fuori le mura, non molto lontano dalla prima.
Sempre nell’interno vi erano la casa comunitativa, le carceri, il forno e il montano. Passato alla famiglia Conti, il feudo verrà venduto nel 1425, ai signori Antonio, Prospero ed Odoardo Colonna. I Colonna saranno i baroni di S.Stefano, con le alterne note vicende, fino al 1816, anno in cui i detti signori rinunceranno a tutti i loro feudi.
Ancora oggi nel centro storico restano alcuni spezzoni di mura del Palazzo del Marchese, oltre il citato Torrione, meglio noto come Torre di “re Metabo”, mitico re volsco. La porta medievale ci introduce al cuore di Villa caratterizzata da viuzze strette e ripide.
Villa Santo Stefano ha avuto sempre un’economia povera, basata sull’agricoltura e sulla pastorizia, ha conosciuto la diaspora dell’emigrazione, ma sempre i suoi abitanti sono rimasti attaccati alle proprie radici culturali che manifestano, in modo tutto particolare, nei festeggiamenti in onore dell’Assunta e di San Rocco, culminanti nella caratteristica ed antica usanza della Panarda, distribuzione di pane e ceci il giorno di San Rocco.