Supino
Chiamata anticamente "Ecetra", è un piccolo centro di origine medioevale aggrappato alle pendici dei monti Lepini. Confinante con lo spettacolare scenario del monte Gemma, dove nidifica l'aquila reale, Supino è soprattutto nota per il santuario di San Cataldo, venerato ogni anno da migliaia di pellegrini. Prevalentemente restaurato nel 1966, il santuario presenta una moderna porta bronzea raffigurante in bassorilievo scene sacre legate alla vita del Santo ed ai suoi miracoli.
All'interno, il tempio, a pianta circolare con anello interno, è scandito da sei robusti pilastri, da cappelle laterali e da una cupola con lanterna. Lungo via Roma si ammirano numerosi portali, di origine medioevale, ad arco acuto o rotondi, mentre nei pressi della piazzetta principale sorge la grande chiesa di Santa Maria Maggiore con elementi di stile barocco (1700). Interessante e particolare il suo campanile a cinque piani, che presenta ampie monofore nella cella campanaria, ed un orologio.
Molto frequentata, soprattutto d'estate, la fonte del Pisciarello, dalla quale sgorga acqua minerale indicata per la cura delle malattie renali; adiacente ad essa è la chiesa di S.ta Maria di Loreto con affreschi del 1578. Rivestono importanza archeologica le Terme romane del I sec. d.C. venute alla luce nel corso di recenti scavi.