Santopadre
Nell'antichità, come risulta da alcuni documenti datati 1018, il nome di questo centro era "Castrum Foroli". L'attuale denominazione deriva dalla devozione a San Folco che visse e morì nei pressi del paese: pare che alla sua morte, si verificarono episodi miracolosi, attribuiti dalla tradizione popolare alla sua intercessione. La gente cominciò quindi ad accorrere a rendere omaggio al "santo padre", un epiteto che finì per designare anche il paese che l'aveva ospitato.
L'abitato, che sorge su di un colle circondato da boschi, vigneti ed uliveti, presenta cospicui reperti d'epoca romana, fra cui i resti della villa "di Giovenale" nei pressi di monte Campeo e di quella di Tito Pomponio Attico, amico e cognato di Cicerone. I resti del suo sistema difensivo testimoniano quanto questo fosse imponente; spesse mura di cinta, i sette torrioni circolari e la torre principale che compare nello stemma civico, ne hanno tramandato nel tempo struttura e validità.
La chiesa di San Folco (XVI sec.), sebbene presenti una facciata estremamente semplice, può contenere fino a 1400 persone, oltre a possedere un interno ben architettato con bassorilievi, altorilievi e, sull'Altare Maggiore, un magnifico quadro su tela a due facce del "Cavalier D'Arpino". All'interno di un'apposita urna fregiata è conservato il corpo del Santo protettore.