Fontana Liri
Il comune è diviso in due centri abitati: quello superiore costituisce il nucleo più antico; quello inferiore è invece più recente. Il primo, sorto sulla sommità di una collina, era noto in epoca romana con il nome di "Laterium" e rientrava nell' "ager arpinas". Al tempo delle invasioni barbariche, il centro abitato si era sviluppato intorno al castello, oggi purtroppo in rovina. Con il passare del tempo, però, Fontana Liri superiore si è andata man mano spopolando.
La parte inferiore della città ha cominciato ad avere la sua importanza a partire dalla fine del secolo scorso, quando vi fu impiantato il Regio Polverificio dell'esercito. Tra le attrattive naturali spiccano il laghetto, detto "la solfatara", ubicato nella zona stessa dove si narra sorgesse la imponente villa di Scipione l'Africano, "La fossa del monte" che si apre a metà della collina "le Cese" (forse la bocca di un vulcano spento), i trecento scalini della panoramica gradinata che lega la parte superiore del centro a quella inferiore e infine la fortificazione sulla via Vitularia che conduce ad Arpino).
Qui più tardi una piccola comunità edificò la cappelletta detta S. Maria "de'Zupponis", nome derivato dal duca longobardo di Benevento, Zotone, il quale, nel 580 d.C. aveva fatto costruire la fortezza.