Alvito: Palazzo Ducale
Alvito ha conservato un bellissimo centro storico ricco di edifici e monumenti di grande valore. Tra essi citiamo i Palazzi Castrucci, Sipari, Ferrante e il Palazzo Ducale. La città conserva molte tracce del suo glorioso passato all’interno del Palazzo Ducale, un tempo residenza della famiglia Gallio, oggi sede del Municipio. Costruito a partire dal 1600 dal cardinale Tolomeo Gallio, l’edificio fu completato nel 1685. Si presenta con una bella facciata barocca, con infissi sormontati da fregi in stucco e balconi sorretti da mensole in pietra lavorata con ringhiere in ferro battuto.
Monumentali l’atrio e la scalinata d’onore, ai piedi della quale sono sistemati i 4 proiettili del vecchio Monumento ai Caduti, il personaggio togato (acefalo) del I sec. a.C., un cippo funerario e un leone (anch’esso privo di testa) di fattura romana. Notevoli le grandi porte decorate e istoriate dei principali ambienti del palazzo. Già ai tempi dei duca Gallio, una delle sale fu Teatrino di Corte, dove sono ancora leggibili diversi stemmi gentilizi, rappresentati nella fascia superiore delle quattro pareti. Nella “Camera del Duca” sono invece dipinte alcune tele, sagomate e inserite negli stucchi del soffitto, dedicate a diversi episodi della Gerusalemme Liberata.
Comunque la sala più bella del palazzo è quella oggi detta del Consiglio, splendidamente decorata con fregi e affreschi del Seicento e del Settecento, sulle cui pareti si ammirano quattro grandi tele cinque-secentesche, con soggetti mitologici di attribuzione incerta: Tobia e Tobiolo (dell’Accademia bolognese degli Incamminati), Diana e Endimione (scuola di Luca Giordano), Olindo e Sofronia e giardino di Armida (di Nicola Melanconico). La sala presenta il soffitto a botte e il camino monumentale e, insiste sul classico portico detto le Logge, costruzione aggiunta da Tolomeo II nel 1666. Alle pareti sotto le Logge sono sistemate lapidi in lode del grande umanista alvitano Mario Equicola e a ricordo dei Caduti di tutte le guerre.