Veroli
Veroli è uno dei centri della Ciociaria più ricchi di storia, cultura ed arte. Città ernica col nome di Verulae, poi municipio romano, ebbe grande importanza nel medioevo quale sede vescovile. Con vicende alterne, sempre Veroli fu legata alla Chiesa, anche se nel 1798 partecipò attivamente al moto repubblicano giacobino.
Tanti sono i monumenti che attestano la sua importanza. Della città preromana rimangono resti di mura poligonali che cingono la Rocca di San Leucio e all’epoca romana risalgono il foro, il camminamento del IV secolo d.C. e i Fasti Verulan (I sec. d.C.), raro calendario con la commemorazione di alcuni eventi della storia romana.
Al periodo medioevale appartiene il ben conservato Borgo S. Croce, cui si accede dalla Porta omonima con il vicino Palazzo trecentesco. Anche le sue chiese hanno origini medievali. Sant’Erasmo è una chiesa romanica edificata su un precedente cenobio benedettino, di cui mantiene la facciata e il campanile; nel suo interno, la tela di Sebastiano Conca (1747) rievoca l’incontro qui avvenuto tra il Barbarossa e il papa Alessandro III per accordarsi sulla Pace di Costanza.
L’Abbazia di Casamari, gioiello in stile gotico-cistercense del XII sec., Scala Santa nella Basilica di S. Maria di Sàlome, la Cattedrale di S. Andrea e il suo Tesoro costituiscono, ancora oggi, il patrimonio spirituale storico artistico di grande valore che la cittadina orgogliosa conserva intatto.
A testimonianza della vivezza e cultura della sua gente Veroli possiede nella Biblioteca Giovardiana una vera ricchezza di volumi manoscritti, di incunaboli, di miniature e disegni.
Meritevole di attenzione il Palazzo Comunale con la sua splendida e preziosa sala consiliare.
Fa parte del territorio di Veroli Prato di Campoli, pianoro a m. 1.200 di altitudine circondato da verdi boschi, con aree attrezzate per il ristoro.