Italian Afrikaans Albanian Arabic Armenian Azerbaijani Basque Belarusian Bulgarian Catalan Chinese (Simplified) Chinese (Traditional) Croatian Czech Danish Dutch English Estonian Filipino Finnish French Galician Georgian German Greek Haitian Creole Hebrew Hindi Hungarian Icelandic Indonesian Irish Japanese Korean Latvian Lithuanian Macedonian Malay Maltese Norwegian Persian Polish Portuguese Romanian Russian Serbian Slovak Slovenian Spanish Swahili Swedish Thai Turkish Ukrainian Urdu Vietnamese Welsh Yiddish
Altri personaggi
Giuseppe Orlando - Gallinaro
Dettagli
Altri personaggi
8393
Chi era: Agronomo
Giuseppe Orlando nacque a Gallinaro da famiglia che riuscì a coniugare simpatie risorgimentali-mazziniane con sentite tradizioni religiose.
Ottimo agronomo, curò la diffusione nel territorio di Gallinaro di impianti di vitigni di cabernet la cui coltivazione era stata introdotta in Val di Comino da Pasquale Visocchi.
Si occupò della edificazione del Palazzo Orlando nel centro di Gallinaro, costruito su disegno dell'architetto napoletano Giovanni Castelli (1829 - 1902) utilizzando sia ottime maestranze locali, come gli scalpellini di San Donato, sia chiamando per l'esecuzione dei pavimenti di tipo "palladiano" artigiani veneti che usarono materiale proveniente da quella regione.
Ottimo agronomo, curò la diffusione nel territorio di Gallinaro di impianti di vitigni di cabernet la cui coltivazione era stata introdotta in Val di Comino da Pasquale Visocchi.
Si occupò della edificazione del Palazzo Orlando nel centro di Gallinaro, costruito su disegno dell'architetto napoletano Giovanni Castelli (1829 - 1902) utilizzando sia ottime maestranze locali, come gli scalpellini di San Donato, sia chiamando per l'esecuzione dei pavimenti di tipo "palladiano" artigiani veneti che usarono materiale proveniente da quella regione.
Si distinse anche per l'impegno politico e civile rivestendo la carica di assessore del Comune di San Donato Val di Comino di cui, all'epoca, Gallinaro costituiva una frazione.
In quel periodo si prodigò per la costruzione dell'acquedotto che portava l'acqua potabile al Comune di San Donato ed alla frazione di Gallinaro, così come risulta dal decreto del Prefetto di Terra di Lavoro del 20 maggio 1893.