Altri personaggi

Appartenente ad un'antica famiglia di Anagni, nacque a Torino, da Luigi e Camilla Bonelli, il 29 giugno 1890.
Si laureò a Grenoble, in Francia, in lingua e letteratura francese e poi in Giurisprudenza nell'Università di Roma “La Sapienza”.
Iniziò la sua vita pubblica come giornalista professionista e nel 1919 partecipò con Gabriele D'Annunzio alla marcia di Ronchi. Si dedicò quindi all'insegnamento e alla propaganda della cultura italiana all'estero.
Nel 1930 vinse la cattedra di lingua italiana a Goteborg (Svezia) e fu inoltre professore di italiano al liceo “Carol I” di Craiova (Romania) e all'Istituto di cultura italiana di Bucarest. Divenne in seguito direttore dell'Istituto di cultura italiana a Dubrovnik (Croazia).
E' stato un fecondissimo e pregevole scrittore, critico, storico e romanziere. Tra le sue più importanti pubblicazioni, citiamo: “Divagazioni orvietane” (Orvieto, 1908), “La Cattedrale di Anagni” (Orvieto, 1914); “La famiglia ed il luogo di nascita di Innocenzo III” (Orvieto, 1916); “Pittori e scultori di Trieste” (Milano, 1922); “Come tutti, come nessuno” (Firenze, 1926); “Il figlio morto due volte” (Cuneo, 1929); “Squarcio d'azzurro” (Roma, 1931); “La misura del male” (Roma, 1932); “La marcia di Ronchi” (Roma, 1933); “La Svezia dai Vichinghi a Greta Garbo” (Roma, 1936); “Il Generale Bonelli: Contributo agli studi del Risorgimento” (Roma, 1937); “La Città dei Papi” (Roma, 1939); “La Romania da Decibalo a Carlo II” (Bologna, 1939): “Italiani nella Svezia dal 1000 al 1800” (Bologna, 1943); “Bonifacio VIII” (Roma, 1949); “Innocenzo III” (Roma, 1951); “Raffaele Ambrosi De Magistris e la storiografia di Anagni” (Roma, 1955).
E' morto nel 1969.
Nel 1994, la vedova del professor Salvatore Sibilia ha donato parte della biblioteca privata del marito all'Istituto di Storia e di Arte del Lazio meridionale, con sede sempre ad Anagni.

Bibliografia:
- W. Pocino, “Salvatore Sibilia come storico di Anagni: saggio critico bibliografico”, Roma, 1962.

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