Veroli Città Ernica
Delle mura in opera poligonale che fortificavano l’antica città ernica di Verulae sono rimasti pochi tratti, limitati alla Rocca di S. Leucio e nei pressi della cattedrale di S. Andrea. Il circuito seguiva in massima parte l’andamento del terreno e fortificava solo alcuni tratti delle colline, mentre le mura mancavano in punti meno accessibili ed impervii. Nei secoli esse hanno subito un serie di danneggiamenti, in particolare in seguito all’assedio del re Ladislao nel 1406. Il segmento più lungo e più antico si può vedere a nord-est della città, nell’area dell’acropoli e prosegue, dopo una interruzione, tra le due alture.
Nella parte più alta le mura non dovevano solo fortificare la zona, ma dovevano sostenere un terrapieno che permettesse un ampliamento dell’area collinare. In questo punto sono da individuare i tratti più antichi della città di Veroli, secondo alcuni studiosi risalenti forse al XII secolo a.C. (secondo la tradizione, opera dei mitici Pelasgi), più probabilmente al VII secolo a.C.
Successivamente questi furono rimaneggiati con sopraelevazioni e torri sia in periodo romano che in periodo medievale, in particolare con la costruzione della chiesa di San Leucio e della vicina rocca. Una cinta più interna doveva circondare l’antico Forum, individuato nell’area della chiesa di S. Andrea. Alcuni avanzi, costruiti in tecnica diversa dalla precedente, più recente, sono stati rinvenuti nei locali del magazzino comunale e della Casa Mazzoli.