B&B MARCO TULLIO CICERONE

Il Beb and Breakfast  Marco Tullio Cicerone e situato nel cuore della città di Arpino; questa cittadina ciociara è adagiata su di un sistema collinare che si erge improvviso sulla vallata, Arpino offre il suo profilo inconfondibile al visitatore che vi giunge. Man mano che ci si avvicina alla cittadina, circondata da una campagna prospera di uliveti secolari, si fa più netto il contorno imponente del Castello di Ladislao con la chiesetta della Madonna di Loreto, e si distinguono le sagome degli edifici sulle quali svetta il campanile barocco di Santa Maria di Civita. Siamo sul versante sinistro della Media Valle del Liri, prossimi alle estreme propaggini dell’Appennino centrale.Situata ad un’altezza media di 450 mt., Arpino gode di un clima asciutto e gradevole, che la rende una “stazione climatica” ideale per chiunque desideri sfuggire all’atmosfera soffocante ed inquinata delle grandi città. Arpino conta circa 8000 abitanti, distribuiti tra il centro storico e le numerose frazioni e contrade sparse per la campagna circostante. Il territorio arpinate, in gran parte destinato all’agricoltura ma ancora ricco di boschi e di natura intatta, è molto vasto (circa 55 kmq) e l’altitudine, in località Montecoccioli, supera gli 800 m. Sovrasta il centro storico la splendida Acropoli di Civitavecchia (650 mt s.l.m. ), il cuore antico di Arpino, chiusa dalle maestose mura megalitiche. Là si erge, a sorvegliare l’intero territorio, la mole severa della Torre di Cicerone. Già, perché la nostra città ha dato i natali al grande oratore, come anche ai celebri condottieri Caio Mario e Marco Vipsanio Agrippa. Da Arpino è possibile raggiungere agevolmente il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno, l’Abbazia di Casamari, l’Abbazia di Montecassino.
Il B&B Marco Tullio Cicerone nel cuore della Città di Arpino in Piazza Municipio, 7  si colloca in un fabbricato storico di origine dei primi del settecento, una volta parte integrante della adiacente chiesa di San Michele Arcangelo del '400, utilizzato come Convento delle Monache; danneggiata dal terremoto del 1654, restaurata e rimaneggiata successivamente fino ad avere l'aspetto attuale; grazie alla sua posizione ed i suoi affacci sulla piazza principale del paese “Piazza Municipio”, tra la prima e seconda guerra mondiale è stata utilizzata dal regime fascista come sede di rappresentanza e di divulgazione della dottrina fascista nonché dichiarata la “casa del fascio”; nel dopoguerra per pochi anni è stata anche sede del Municipio della Città di Arpino; in seguito la proprietà ne ha fatto un uso privato fino a tempi recenti; oggi ospita questa bella e centrale struttura turistico ricettiva che prende il nome da un figlio illustre della città di Arpino Marco Tullio Cicerone. La struttura e collocata al secondo piano ed è costituita da tre ampie camere doppie con servizi igienici annessi, ampio soggiorno, cucina, tinello, ed altri locali di servizio e svago. Le camere prendono il nome dai tre figli illustri di Arpino romana: Marco Tullio Cicerone, Caio Mario, e Marco Vipsanio Agrippa.

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