Perché le reliquie di san Tommaso Becket sono ad Anagni? Chi ce le ha portate dalla lontana Canterbury? Il lungo viaggio delle reliquie di Tommaso Becket, l'arcivescovo ucciso nella cattedrale di Canterbury nel 1170 dai sicari di Enrico II per esserglisi opposto nella sanguinosa lotta per le investiture, e proclamato santo nel 1173, prese le mosse proprio dalla grande cattedrale britannica, per approdare prima a Ceccano, poi a Carpineto e quindi ad Anagni, dove tutt'ora le reliquie sono venerate. A prendersi cura delle sacre reliquie furono i Conti di Ceccano che tributarono subito a San Tommaso una devozione particolare. Di tutte queste vicende, spesso avventurose, si narra in un libro che sarà presentato martedì 5 giugno 2018 nella Chiesa di S. Maria a fiume, dove inizialmente e reliqui furono venerate. Nello splendido santuario, tanto caro alla spiritualità dei ceccanesi, alle 15,30 si susseguiranno una serie di interventi con gli specialisti della cattedra di Storia Medievale di Roma III, la prof.ssa Tennenini, che ha curato l'edizione bilingue, italiana ed inglese, del libro De vestimento Sancti Thomae cantariensis, le autorità che hanno patrocinato il lavoro di ricerca, i comuni di Anagni e Ceccano, con i rispettivi primi cittadini.
Seguirà la rappresentazione di Assassinio nella Cattedrale, il dramma di T. S. Eliot in cui viene narrata la sconvolgente uccisione dell'arcivescovo di Canterbury sull'altare della sua cattedrale. Il lavoro vedrà in scena gli allievi delle classi II D e III G del Liceo, guidati dalla prof.ssa Fumarola, il coro Ludica Vocalia Fabraterna e l'orchestra Juvenis Harmonia Fabraterna, guidati da Vittoria D'Annibale e Massimiliano Malizia