“Anche i mercati di Campagna Amica possono commercializzare il peperone dop, ma servono maggiori quantitativi. La produzione attuale è insufficiente per assicurare gli approvvigionamenti necessari a garantire la continuità nelle forniture. Vi invito ad aumentare le coltivazioni, per poter trasformare un ortaggio in uno strumento di crescita dell’economia locale”. È l’appello che Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio, ha rivolto agli imprenditori agricoli nel suo intervento al convegno che ha inaugurato, a Pontecorvo, la seconda edizione della festa del peperone. Ad aprire i lavori il sindaco Anselmo Rotondo. A fare gli onori di casa l’assessore comunale all’agricoltura, Nadia Belli, che ha indossato un cappello di paglia impreziosito da una raffinata decorazione a tema. “Il consorzio di tutela, prossimo al definitivo riconoscimento ministeriale, ha svolto finora uno straordinario lavoro di costruzione del sistema produttivo sviluppando, in collaborazione con le università, ricerche agronomiche e sperimentazioni tecniche per elevare gli standard qualitativi di un prodotto già eccellente. Ma ora – ha aggiunto Mattia – bisogna mettere a regime la macchina, cooptando nella filiera i giovani produttori pronti ad avviare nuove coltivazioni e intensificando le relazioni per individuare nuovi canali commerciali sui quali proporre, a più redditizie condizioni economiche, i maggiori quantitativi del cornetto”.
Il consorzio ha depositato il nuovo statuto e potrà presto operare nella piena legittimità e nel pieno esercizio delle proprie prerogative, tra cui quella di intercettare finanziamenti europei per consolidare la strutturazione del sistema produttivo. “È vero. Dobbiamo imparare – ha detto Luigi Castrechini, presidente in pectore del consorzio di tutela – a vendere meglio il nostro prodotto, uscendo dalla logica del mercato locale. Il peperone deve uscire da Pontecorvo per essere commercializzato presso un pubblico più vasto, pronto a spendere qualcosa in più perché consapevole del grande lavoro che c’è dietro la sua qualità”. Oltre a quello di tutela, sarà necessario istituire anche il consorzio per la valorizzazione del peperone dop. “È il nostro prossimo obiettivo” ha anticipato Luigi Castrechini. Sia Rotondo che Belli hanno ribadito “il massimo impegno istituzionale a sostegno di un progetto strategico per le sorti dell’economia cittadina”.