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Sarcofago delle Quadriglie Aquino
 
 

(cura di Elisa Canetri)

Il sarcofago romano, dalla forma a vasca, in marmo bianco e scolpito ad altorilievo, è oggi custodito ed esposto ad Aquino (Fr), nel Museo della Città. Fu scoperto nel 1872 all’interno della Chiesa romanica di Santa Maria della Libera, il cui sito corrisponde alla necropoli orientale della città romana di Aquinum. Presenta sulla parte frontale una vivacissima scena di gara di quadrighe nel Circo Massimo: quattro carri trainati ciascuno da quattro cavalli s’inseguono lungo il circuito. Gli aurighi indossano una realistica divisa con casco e frustino. Le redini girano intorno alla loro vita in modo da mantenere la presa. I cavalli, con finimenti curati, criniera ordinata e coda annodata, sono rappresentati in una impetuosa posa rampante. Sotto le loro zampe quattro inservienti, con anfore tra le mani, si protendono a rischio della vita, per favorire la propria squadra: l’acqua forse serviva per tenere bassa la polvere del circuito o rinfrescare gli animali.

Sullo sfondo della scena alcuni monumenti tipici della spina del Circo Massimo: i marcatori del giro di pista (le mete), edifici sacri, strutture contagiri con simbolici delfini e uova; una statua alata della Vittoria, con corona e ramo di palma per premiare l’auriga vittorioso. Egli si può identificare con il defunto che arriva alla sua meta, compiendo il passaggio nell’aldilà.

Il sarcofago è una tomba: le immagini hanno sì un risvolto realistico, ma soprattutto un carattere funerario ed evocano in questo caso il passaggio delle stagioni della vita, che inesorabilmente si conclude con l’arrivo alla meta, ossia alla morte. Del resto gli stessi simboli (per esempio le divise con i colori delle stagioni: bianco, verde, rosso, azzurro) erano presenti nella corsa stessa sia per motivi religiosi sia per l’inesorabile rischio affrontato nella gara!
Il sarcofago aquinate rientra in un numero molto ristretto di esemplari (una decina) con rappresentazione realistica di corsa delle quadrighe, destinata di solito alla sepoltura di un adulto.
Iconografia e stile possono far attribuire il manufatto alla fine del III d.C. se non all’inizio del IV e ad un ambito delle officine specializzate di Roma. Tuttavia il sarcofago è stato destinato a contenere le spoglie di un illustre personaggio aquinate, forse appartenente ad una delle più importanti famiglie senatorie o equestri, attestate dalle iscrizioni di Aquino fino almeno al III secolo d.C.

Il reperto ha avuto una storia particolare dal suo rinvenimento: è stato rubato nel 1991, ma restituito alla comunità grazie ad una brillante operazione della Guardia di Finanza che, nel luglio del 2012, lo ha riportato da Londra a Aquino. In seguito è stato esposto alla Mostra: “Capolavori dell’archeologia. Recuperi, Ritrovamenti, Confronti” (Roma, Castel Sant’Angelo, 21 maggio-5 novembre 2013) dedicata al lavoro infaticabile di recupero del patrimonio dei nuclei speciali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Di recente (da luglio a ottobre 2016) il sarcofago è stato ammirato anche in Brasile, in occasione dei Giochi Olimpici, ad una Mostra sui Giochi dell’antica Grecia e di Roma presso il Museo delle Belle Arti di Rio de Janeiro.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
E. CANETRI, Il sarcofago aquinate con scene di circo, in Spigolature Aquinati. Studi storico-archeologici su Aquino e il suo territorio. Atti della Giornata di Studio – Aquino 19 maggio 2007, a cura di A. Nicosia – G. Ceraudo, Ager Aquinas. Storia e archeologia nella media valle dell’antico Liris, II, Aquino – Museo della Città, 2007, pp. 157-162.
E. CANETRI, Scheda n. 85 “Sarcofago delle quadrighe” di Aquino, in Catalogo della Mostra: “Capolavori dell’archeologia. Recuperi, Ritrovamenti, Confronti” (Roma, Castel Sant’Angelo, 21 maggio-5 novembre 2013), a cura di M. LOLLI GHETTI e M.G. BERNARDINI), Gangemi Editore, Roma 2013, pp. 358-359.
 

 
 

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