Da Gallinaro, nel centro geografico della Valle di Comino, si gode la vista completa di tutta la vallata. Come cita Cicerone "ad poetam", Gallinaro deve il suo nome alla "Silva Gallinaria" e cioè la selva che si trova ad est del centro. Per secoli essa fu possedimento dell'Abbazia di Montecassino, poi dei conti d'Aquino e quindi entrò a far parte del regno di Napoli.
Interessante il centro storico, in cui si nota una lapide in memoria dell'epidemia di peste del 1656 e di un fulmine abbattutosi nella zona nel 1733. Tra le tradizioni religiose molto sentita è quella della festa del santo patrono, S. Gerardo, pellegrino inglese morto qui nel 639 mentre era in viaggio per la Terra Santa, beatificato da papa Gregorio XI e chiamato dai suoi fedeli il "Santo dei miracoli".
Ma è da poco che Gallinaro è divenuta meta di migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo, che ogni giorno affollano questo luogo per venerare la statua miracolosa del Bambin Gesù che vi è custodita. Luogo di pace e di conversione, diviene un rifugio sicuro per le anime in ricerca. Ogni anno nell'ultima domenica del mese di giugno si festeggia la ricorrenza della prima apparizione del Bambin Gesù.