Il versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e la vasta Valle di Comino costituiscono senza ombra di dubbio uno dei comprensori più belli dal punto di vista naturalistico, della regione.
Le colture e i prodotti della montagna raggiungono in questo angolo di Ciociaria livelli notevolissimi. I formaggi, specialmente ovini e caprini, trovano il massimo dell’espressione in quest’area. La produzione dei vini, capitanati dal Cabernet di Atina ma forti della presenza di numerosi vitigni nobili impiantati nel XIX secolo dal celebre Visocchi, ha ormai valicato, per fama, i confini locali e raggiunge prestigiosi traguardi in campo nazionale ed internazionale.
Di qualità elevatissima, anche se ancora sostanzialmente misconosciuti, i tartufi che si raccolgono sulle alture sono di tipo pregiato e vengono in gran parte esportati. Molto vario il patrimonio grastronomico ottenuto mediante l’uso del tartufo: dal semplice condimento usato per le fettuccine e per le altre paste fresche alle salse (si trovano anche già preparate) per aromatizzare crostini e pietanze ai dolci a base del prezioso fungo tuberoso. Una specialità, unica nel suo genere in tutto il Lazio e che si pone per qualità ai massimi livelli italiani è quella dei torroncini di pasta di mandorle (ma le varietà sono ormai tantissime) che si trovano nel cuore della Valle di Comino.
Frutto di un’industria alimentare dalle tradizioni antichissime i torroncini della Val Comino (in particolare di Alvito) sono una bontà da non perdere per nessun motivo. Nelle campagne si coltivano diverse specialità tra le quali troneggia il fagiolo cannellino. Di rara sapidità e consistenza pastosa è questa una caratteristica della cucina del luogo che si esprime in diverse specialità.
Circondata dal sistema appenninico abruzzese e molisano, la Valle di Comino è base ideale per tutte le attività all’aria aperta e attira gli appassionati di centri storici e monumenti poco noti. Già ad Isola del Liri ad incantare il turista è la spettacolare cascata del fiume Liri che cade in pieno centro storico creando uno scenario emozionante. In estate, il Festival Internazionale Liri Blues richiama numerosi turisti. Da Isola del Liri si arriva a Sora, porta della Valle di Comino e del Parco Nazionale d’Abruzzo (il primo parco nazionale italiano). Attraversata dal fiume Liri, Sora ospita molti ed importanti luoghi di culto, che costituiscono un vero e proprio itinerario storico, artistico e religioso. Nel bosco de La Selva (tra Castelliri, Isola del Liri e Sora) è possibile passeggiare ammirando lo splendido paesaggio della pianura sottostante. Un prezioso prodotto di questa terra è il tartufo di Campoli Appennino, nelle sue varietà bianco e nero. Da visitare il Museo dell’Orso Marsicano (tel. 0776-884161). All’imbocco della Valle, Broccostella offre l’opportunità di pesca sportiva e ippica. Proseguendo la statale della Vandra, interessante è il cimitero napoleonico di Fontechiari. Ancor più preziosa è la vicina oasi naturalistica di Posta Fibreno, nel cui lago, dalle acque sorgive limpidissime, vivono numerose specie ittiche, tra le quali un tipo particolarmente pregiato di trota (macrostigma) dal gusto squisito. Curiosità del lago è l’isola galleggiante che si sposta giornalmente sospinta dal vento e dalle correnti. A difesa della Valle si ergono i castelli di Vicalvi ed Alvito.
Si consiglia la visita del centro storico di Alvito con il Palazzo Ducale e le chiese, tra cui il Santuario di S. Mesia e l’assaggio dei famosi torroni artigianali. Alvito è anche conosciuta per il Premio Letterario Val di Comino. Di indubbio fascino anche i centri di San Donato e Picinisco, da cui affacciarsi su uno splendido panorama della Valle e da dove raggiungere boschi e sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Il cicloescursionismo (a Forca d’Acero) dà agli appassionati emozioni non diverse da quelle offerte dai grandi passi dolomitici. Campi da sci di discesa e di fondo sono a Prati di Mezzo (Picinisco) e a Forca d’Acero, ma apprezzate sono anche le gite di sci-alpinismo verso il Monte Meta. Tutto l’anno è di scena l’arrampicata su roccia a Picinisco e presso le Gole del Melfa (Roccasecca). Il lago di Posta Fibreno è da sempre frequentato dai subacquei per immersioni con le bombole o in apnea.
(Ultimo aggiornamento: 12 Luglio 2021)