Inaugurazione del Parco del Matusa a Frosinone

Si è conclusa domenica 18 novembre 2018 l’inaugurazione di due giorni voluta dall’amministrazione Ottaviani per presentare ai cittadini il Parco Matusa. L’opera, progettata con il contributo della Accademia di Belle Arti di Frosinone, sarà aperta tutti i giorni dalle 8 alle 23 e sarà destinata al jogging, alla pratica della bici, alle passeggiate e alle ore di socializzazione per famiglie, giovani e anziani. Il Parco del Matusa, infatti, rappresenta uno dei più grandi parchi pubblici dell’Italia centrale realizzati dal dopoguerra a oggi, su una superficie complessiva, sottratta alla cementificazione, di circa 2 ettari e mezzo di verde e strutture attrezzate.

Anche il Parco Matusa, inoltre, rientra nel progetto “Città in video” voluto dall’amministrazione Ottaviani e coordinato dal Ced comunale: è, quindi, interamente coperto dal sistema di videosorveglianza per assicurare la massima sicurezza ai frequentatori dell’area. Nel corso delle due giornate, si sono susseguite iniziative all’insegna della natura, dell’arte, della musica, dello sport e del divertimento per grandi e piccoli. Presenti, nelle due giornate di sabato e domenica, le associazioni di cicloamatori e di appassionati del monopattino all’interno della pista ciclabile, con stand illustrativo, oltre agli spazi del Frosinone Calcio e di Coldiretti. Generali, agenzia generale di Frosinone, ha messo a disposizione di tutti i partecipanti una fornitissima area sportiva con tanti eventi e animazione anche per i più piccoli. Graditissimi dai visitatori anche i vari punti ristoro e la ruota panoramica, sempre circondata da una paziente e ordinata folla in attesa di ammirare il panorama dall’alto.

La ruota sarà in città fino al 2 dicembre. Nel parco, inoltre, grazie alla collaborazione con Associazione medici di famiglia per l’ambiente di Frosinone, è stata installata una postazione di erogazione di ossigeno. Presente anche un defibrillatore per iniziativa, invece, del Rotary club Frosinone, in memoria di Debra Stanley. Entusiasmo e grande partecipazione anche per la presenza dei giocatori del Frosinone calcio e per l’emozionante spettacolo di trasformismo e illusionismo sui trampoli, “Pindarico”, prodotto da Terzostudio. Successo per la street band che ha coinvolto, in un viaggio ritmico, allegro e colorato, tutti i visitatori.

C’è attesa anche per il concorso ideato dal Ced comunale (Un selfie al Parco Matusa: info sul sito istituzionale https://tinyurl.com/y8x6ckdx), presente con uno stand interattivo grazie al quale è stata ripercorsa anche tutta la storia del glorioso Matusa. I giovani hanno risposto, numerosissimi, al richiamo della Urban Night, ballando, fino allo scoccare delle mezzanotte, sulle note mixate dai dj targati Freedom events. Molto seguite anche le dimostrazioni pratiche in materia di sicurezza stradale per bambini, le esibizioni di pattinaggio artistico e la presentazione del progetto “Adotta un vaso”.

Il sindaco, infine, ha voluto personalmente ringraziare tutti i dirigenti, i funzionari e i dipendenti comunali, le imprese e le aziende che hanno lavorato, senza sosta, per realizzare il Parco e l’evento di sabato e domenica: l’Ufficio di gabinetto, dalla coordinatrice Alessia Masi a tutti gli altri collaboratori, i dipendenti del settore lavori pubblici e urbanistica (Arch. Noce, Geom. Cirillo, Geom. Calicchia, Ing. Caringi, Geom. Marrocco, Geom. Desiato, Geom. Felici, Geom. Silvestri, Simona Tosti, Walter Rossi), il Ced (ing. Sandro Ricci, Nicoletta Delfi, Giuseppe Quadrini, Luca Baldassarre, Lorena Dell’Orco, Mario De Luca), Domenico Nané e il dott. Giuseppe Sarracino dell’ufficio verde, e  le imprese G. M. Lavori srl, Coop Essegi 2012, Esse.ci srl, Iman srl, Pavia fiori e piante, Fontana fiori e allestimenti e il Centro marmi di Coreno Ausonio, anche per la donazione delle panchine, unitamente alla De Vizia per il servizio di igiene assicurato con puntualità.

 

Un ringraziamento al sindaco Nicola Ottaviani e all’amministrazione comunale per aver voluto mantenere il nome Matusa al nuovo Parco inaugurato ieri. Un grazie al Sindaco per aver avuto la sensibilità di invitare me ed i miei fratelli all’iniziativa. Fu nostro padre Luciano a coniare il nome Matusa al vecchio stadio.Lo fece negli anni 70 a causa dell’obsolescenza dell’ impianto. Il nomignolo ebbe larga diffusione arrivando ad essere de facto adottato in via preferenziale per designare lo stadio. Ricordare le nostre origini, senza dimenticare storia e tradizioni della nostra terra, erano tra le priorità di nostro padre nelle attività quotidiane di educatore e di giornalista. Continuare a fare ciò nei vari ambiti rappresenta un impegno da incentivare e tramandare. Ieri, in pochi attimi, ho ripercorso con i figli accanto, le emozioni vissute in tribuna sulle gambe di papà a seguire centinaia e centinaia di partite compresa una amichevole, sotto il diluvio, con la nazionale. Da adolescente tifoso in curva, in campo prima  come fotografo e poi come collaboratore dell’allora società. Di nuovo in tribuna come giornalista e tifoso nei momenti topici delle recenti promozioni ma anche in momenti meno belli. Sempre con lo spirito che ci ha insegnato Luciano,  amico dell’indimenticabile Benito Stirpe, come mi onoro di esserlo io, oggi, di Maurizio. Luciano ieri avrà gioito dall’alto del cielo blu, tra i raggi di un sole giallo, per quell’ erba restata li sul prato al posto del cemento e continuerà a farlo ogni qualvolta storia e tradizioni della nostra città verranno rimarcate e soprattutto tramandate di padre in figlio. 

Andrea Renna 
 
matusa inaugurazione2018

 

(Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2018)

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