Chi era: religioso e studioso
Di notevoli qualità sia personali che politiche, Giovanni da Gallinaro fu il confessore della Regina Giovanna I. In virtù della sua familiarità con la corte napoletana, ottenne la carica di Vescovo e fu nominato titolare delle cattedre di Gravina (1350-1373), di Rossano (1373), di Monopoli (1373-1382) e di Tricarico, che mantenne fino alla sua morte.
La sua abilità conquistò la stima ed il rispetto della Regina, che spesso si rivolse al Papa per fargli assegnare le cattedre di Lucera e di Sessa, più vicine alla capitale. Giovanni controcambiò rendendosi sempre disponibile, anche economicamente. Sui registri reali ad esempio, è annotato un suo prestito di un’oncia d’oro a favore di Giovanna I.
Giovanni fu talmente abile nel trattare gli affari che fu nominato rappresentante reale in occasione della riconciliazione con Re Federico di Svevia. La trattativa andò a buon fine ed il suo prestigio ne risultò accresciuto. Era il 2 marzo 1371.
Nel 1378 Giovanna I favorì l’elezione dell’antipapa Clemente VII. Giovanni rimase fedele alla Regina aderendo alla fazione dell’antipapa. Nel 1382, a due mesi dalla morte di Giovanna I, gli fu assegnato l’ultimo incarico vescovile
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