La storia del sito
Il vasto territorio appartenente alla Abbazia di Montecassino è ben individuato già nel x sec. da alcuni privilegi. In uno del 928, dovuto ai principidi Capua,Landolfo I e adenolfo II, sono indicatii confini dei possedimenti monastici, che si estendono sino alla località Duos Leones, nei pressi dell’ attuale Ausonia, e le Serrerei monti posti sopra il casale, attuale area di Castelnuovo Parano, raggiungendo il Garigliano.Zona quindi, di confine quella in cui sarà successivamente edificato un castellum di cui, a differenza di molti siti incastellati, conosciamo sia l’anno di costruzione che le motivazioni. Nel 1059 l’ Abate Desiderio, a difesa delle continue scorribande degli oppidani Frattenses, abitanti dell’odierna Ausonia, e dei minturnesi,con l’appoggio del duca Adenolfo V di Gaeta eresse un castellum cui Novum proprie nomen inditum est, in monte qui Peranus dicitur per la difesa dei confini che i citati oppidani cercavano di modificare. Incastellamento, quindi,dovuto alle necessità di difendersi dai vicini, ma anche, probabilmente, per avere il controllo della viabilità sottostante al monte Peranus, di estrema importanza per il collegamento tra Cassino e l’area marittima. Siamo di fronte ad un castrum che nasce per motivi strategici e, comunque, rientrante nell’incastellamento che nel corso del Xi secolo gli abati andavano realizzando, soprattutto dopo l’espulsione dei normanni, che avevano occupato alcune aree. Dopo il 1045 l’abate Richerio, infatti invita le popolazioni che abitavano in villa, ovvero in agglomerati indifesi, trasferirsi in centri fortificati.
Possesso quasi sempre dell’ abbazia, Castrum Novumè indicato nella porta bronzea della basilica, fatta realizzare dall’abate Desiderio per riportarvi tutti i possedimenti.
Le vicende storiche del sito furono tali da renderlo sino al terzo decennio del XV secolo legato alla Terra di San Benedetto ad esclusione di brevi periodi, soprattutto nel corso del XIII sec. Si ricordano le occupazioni da parte di Adenolfo di Spigno nel terzo decennio e del conte Diopoldo verso la fine del secolo stesso. In epoca federiciana, nel 1229, l’imperatore diede Castrum Novum in possesso ai signori di Aquino, ma questi, nell’anno successivo, per mutate condizioni politiche lo restituirono all’ Abbazia. Successivamente le fonti scritte ricordano Castelnuovo più che per le vicende belliche per episodi riguardanti gli obblighi derivanti dalle tassazioni. Nel 1421 Braccio da Montone, in appoggio alla regina Giovanna II con l’aiuto di Ruggero Gaetani occupò Castelnuovo. Dopo sei anni la vertenza con l’abate Petro Tomacelli si chiuse con l’acquisizione del paese al gaetani e con l’assegnazione della giurisdizione spirituale all’abbazia.
(Liberamente tratto da : “I Pavimenti e rivestimenti maiolicati delle chiese di Castelnuovo Parano” di Luigi Di Cosmo -GruppoArcheologico Rufrium Sant’Angelo d’Alife edizione Arti Grafiche Caramanica 2007)
(Ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2021)