Filippo Cirelli

Chi era: inventore, editore, professore, scultore, pittore Nato a: Campoli Appennino il 21 dicembre 1796

Filippo Cirelli proviene da una famiglia piuttosto agiata: il padre, Francesco, era un notaio locale, mentre la madre, Rosa Orlandi, era di nobile origine. Compie gli studi nel seminario di Sora quindi parte per Napoli dove si dedica alle scienze fisiche, matematiche e chimiche sotto la guida del prof. Lorenzo Fazzini di cui diventa presto assistente. Nel 1827 diventa insegnante di disegno nelle scuole secondarie del Reale Istituto di Belle Arti, del quale diventa professore onorario. Intuendo gli sviluppi della galvanoplastica, scoperta da Jacobi, vuole applicarla al suo stabilimento poligrafico riuscendo ad ottenere la riproduzione di disegni per mezzo di clichès.

È l’inventore della “Galvanotipia” o “Elettrotipia” e riscuote dall’Istituto di Francia una menzione onoraria. A Cirelli è riconosciuta anche l’invenzione della “ Litotipia” con cui si riproducevano, attraverso preparati chimici su pietra litografica, disegni già stampati. Cirelli si dedica anche all’attività editoriale: nel suo stabilimento poligrafico a Napoli cura la pubblicazione di opere rare e con un innegabile valore artistico, scientifico, letterario e storico.

Stampa il “Poliorama Pittoresco” un’opera periodica con svariati argomenti con il pregio di rendere accessibile il sapere al popolo. Dà alle stampe altri giornali quali: Giornale Scientifico, artistico e industriale, Il Lucifero, Moda, La medicina pittoresca. L’opera che gli dà più lustro è “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato”, ovvero una “Descrizione tipografica, storica, monumentale, industriale, economica e commerciale delle province al di qua e al di là del Faro e di ogni singolo paese di esse” dedicata al Re Ferdinando II. Si tratta di una storia dell’umanità vista attraverso le tradizioni, le abitudini, gli usi e i costumi degli abitanti.

Questa serie di monografie era quanto di meglio esisteva allora nel Mezzogiorno d’Italia e venne lodata dai migliori storiografi, fra i quali il Marinelli. Essa rimase incompiuta per la morte di Cirelli, avvenuta nel 1867. Uomo di grande ingegno, intelligenza ed istruzione, Filippo Cirelli onora il luogo natìo di Campoli Appennino.

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