Benedetto da Piglio, grande umanista del 400, nasce a Piglio nel 1365 e dal 1385 passa a Bologna per classici e successivamente anche ad Anagni e Velletri. Nel 1410 viene chiamato nella curia romana come scrittore apostolico e con tale incarico si reca a Costanza in Germania per seguirne il Concilio. In questi anni di prigionia compone il suo più famoso scritto “Libellus Penarum” dove elogia il Piglio in un centinaio di deliziosissimi versi. Tornato a Roma fu fatto segretario della cancelleria papale. Morì nel 1423 e il suo corpo venne seppellito nell’antica chiesa di San Lorenzo a Piglio.
Benedetto fu tra i primi segretari apostolici chiamati dal pontefice Martino V Colonna, il quale, si circondò di segretari umanisti. La nomina di Benedetto a segretario apostolico dimostra il suo grande prestigio e la sua abilità nel trattare e scrivere lettere a principi e prelati. Nell’ottobre del 1420, Benedetto tornò a Roma insieme al regnante Pontefice. Dopo appena tre anni, nel 1423, lo colse la morte. Morì probabilmente a Roma, ma fu riportato nel suo paese natio per esservi seppellito accanto alle spoglie del Beato Andrea Conti di cui aveva parlato nei suoi scritti.