Questo palazzo, insieme al Palazzo Ducale e Palazzo Mancini, delimita la triangolare Piazza Saturno. A pianta quadrangolare, si articola su tre piani con attico, mettendo in evidenza un barocco molto raffinato. Al piano terra presenta una serie di portali a tutto sesto. Ai piani superiori, stucchi mistilinei, incorniciano finestre e balconi in pietra. Tutti gli elementi, comprese le ringhiere in ferro battuto dei balconi, appaiono bene armonizzati. E’ classificabile al XVIII sec. pur se di origini più antiche, fu infatti edificato a partire dal Settecento in seguito alle migliorate condizioni economiche della città; Palazzo Visocchi fu fatto costruire dall’omonima famiglia a partire dal XVIII secolo. L’edificio, di notevole mole, con la sua pianta a L, presenta prospetti a diverse altezze. Su via Posta Vecchia, in corrispondenza con il portale d’ingresso, molto ampio e poderosamente incorniciato, si apre, al piano nobile, un balcone con mensole in pietra fortemente aggettanti e ringhiera in ferro battuto. Il piano attico, decorato con volute, conchiglie e mascheroni, è sormontato da una cornicione molto sporgente, che esprime in pieno il senso di unità e di forza voluto dal committente. L’interno presenta stanze con volte a botte e a crociera, decorate con affreschi. Annessa al palazzo vi è la cappella di famiglia intitolata alla Madonna di Loreto, vero gioiello di architettura sacra barocca. Ad essa si accede da via Posta Vecchia, attraverso un portale finemente rifinito in pietra. L’ambiente si sviluppa su una pianta ottagonale, mistilinea.
Meritano inoltre lo sguardo attenta del turista il Palazzo Tutinelli tra via Planca e via Vittorio Emanuele; il Palazzo Fortucci su via Planca; il Palazzo Sabatini in via San Nicola; il Palazzo Bartolomucci-Visocchi di via del Vento e il Palazzo Martini a Piazza Garibaldi, nonostante alcuni di questi siano stati molto modificati.