Chi era: Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e politico
Nato a: Alatri il 30 settembre 1885 – Morto a: Roma nel 1961
Nacque ad Alatri il 30 settembre 1885. Studiò nel Liceo Classico “Conti Gentili” e, presa la licenza superiore, si dedicò alla carriera militare, prendendo parte alle due guerre mondiali e raggiungendo il grado di Generale di Corpo d’Armata nell’Arma dei Carabinieri.
Fu comandante superiore dei Carabinieri nel corpo di spedizione nell’Africa Orientale e Settentrionale tra il 1940 e il 1941, quindi comandò la brigata e la divisione di Roma.
Rientrato in Italia, assunse il ruolo di Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri dal 23 luglio all’11 settembre 1943 e, in tale veste, organizzò l’arresto di Benito Mussolini, deposto dopo il 25 luglio. Una volta venuto a conoscenza dell’esito della riunione del Gran Consiglio del fascismo, si rivolse ai suoi sottoposti con le seguenti parole: “Vi affido un compito di estrema gravità per il quale so di non fare invano appello al vostro alto senso del dovere. Oggi, fra qualche ora anzi, voi dovete arrestare Mussolini che, messo questa notte in minoranza nella seduta del Gran Consiglio del fascismo, si recherà dal sovrano e sarà sostituito nelle sue funzioni di capo del governo…”.
Gestì con estrema calma il difficile momento dell’8 settembre, diramando l’ordine a tutti i comandi e le stazioni dei Carabinieri di restare al proprio posto e di continuare a svolgere il proprio servizio.
Il giorno dopo, sulla Via Ostiense a Roma, insieme ad un battaglione di allievi Carabinieri combatté contro i tedeschi. Qualche giorno dopo il Comando Generale dell’Arma veniva sciolto dai tedeschi e, ricercato dai nazisti, Angelo Cerica si rifugiò il 13 settembre sulle montagne dell’Abruzzo unendosi alla resistenza partigiana, cui diede il suo contributo per nove mesi.
Nel 1945 venne incaricato dal ministro della guerra Alessandro Casati di comandare la delegazione dello Stato Maggiore e diresse la lotta di liberazione di Firenze contro le forze naziste.
Dall’aprile al giugno del 1945 fu Comandante Militare dell’Emilia Romagna. Ricevette dal presidente degli Usa Harry Truman la “Medal for Freedom Silver Palm”. E questa fu la prima di una serie di riconoscimenti, in quanto vantava una Medaglia d’Argento al Valor Militare (sul campo), una Croce di guerra al valore, cinque Croci di Guerra al merito, una decorazione polacca, la Croce d’oro per anzianità di servizio, oltre ad altre onorificenze: la Gran Croce dell’Ordine della Corona d’Italia, la Gran Croce dell’Ordine coloniale della Stella d’Italia, il titolo di Commendatore del Sovrano Ordine di Malta e di Commendatore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Dal maggio 1947 fu presidente del Tribunale Supremo Militare, carica che mantenne fino al 1951. Terminato il conflitto si è dedicato all’attività politica, venendo eletto Senatore per la Democrazia Cristiana nelle prime tre legislature della Repubblica Italiana. È stato presidente della IV Commissione permanente del Senato (Difesa); ha fatto parte della Commissione ratifica decreti legislativi; ha preso attiva parte ai lavori parlamentari svolgendo relazioni su importanti leggi e prendendo la parola particolarmente nel settore della politica estera e militare.
Morì a Roma nel 1961. L’Amministrazione comunale di Alatri gli ha dedicato nel 2005 la Via Circonvallazione che collega Porta San Pietro a Porta San Francesco.
Bibliografia:
– F. Caruso, “I Carabinieri d’Italia”, Roma, 1948.
– Raffaele Cadorna, “Il sen. Angelo Cerica commemorato dal sen. Raffaele Cadorna”, Tipografia Agi, Roma, 1962.