Un altro edificio rilevante, il secondo delle grandi costruzioni anagnine, è il palazzo comunale, risalente alla metà del secolo XII quando il comune commissionò la costruzione della propria sede, pare, ad un architetto di Iseo.
La genialità dell’architetto Jacopo da Iseo sta nell’aver sistemato edifici preesistenti, unificandoli mediante la costruzione di un grande portico, formato da ampie arcate a tutto sesto. Sul grande porticato Jacopo realizzò un maestoso salone: la Sala della Ragione, così nominata per essere la sede del tribunale.
La sala ha subìto rilevanti trasformazioni: salone unico, in seguito tramezzato, per realizzarvi, una cappella dedicata al protettore San Magno, corredata di un ciclo di affreschi nel cinquecento, teatri in alcune occasioni, e più recentemente, nell’ ottocento, due grandi saloni : la Sala delle lapidi, e la Sala delle Ere.
Il prospetto principale del palazzo comunale è sulla piazza del Macello, oggi Piazza della Pace, qui l’edificio presenta bifore e trifore che danno il nome all’omonima sala, alcuni stemmi della città e dei Caetani e la quattrocentesca Loggia del Banditore. Su questo lato si prospetta il grandioso scalone d’accesso al piano superiore.
Il palazzo ha subito continue trasformazioni, fu residenza di papi, cardinali, governatori e dei rappresentanti pubblici delle città che vi abitarono nel periodo del loro mandato. Per questo ha subito anche radicali interventi di adattamento, accorpando gli edifici laterali, per meglio ospitare gli uffici pubblici, proliferati nei secoli.
(Ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2021)