Alfonso Simonetti nacque a Napoli il 29 dicembre del 1840 da Giuseppe Simonetti, pittore accademico di fama, e Vincenza Piccirillo, nobildonna napoletana. Nel 1859 fu ammesso nel Reale Istituto di Belle Arti di Napoli ed esordì alla Promotrice Napoletana del 1862 con il dipinto “Ettore Fieramosca al monte Gargano”. Nel 1872 fu nominato professore onorario dell’Istituto di Belle Arti di Napoli. Nel 1873 eseguì il ritratto dal vero di Giuseppe Verdi e nel 1876 quello di Claudio Monteverdi. Il 21 settembre del 1876 sposò in seconde nozze (non si hanno notizie del primo matrimonio) a Palazzolo Castrocielo la diciassettenne Apollonia Abbatecola, appartenente ad una delle famiglie più in vista del paese. Da questa unione nasceranno ben otto figli. Dal 1876 il legame di Simonetti con il paese natale della moglie divenne sempre più intenso e parecchi scorci di Castrocielo fecero da soggetti di alcune delle sue più belle tele, come “Conversazione democratica”, “Via Giuseppe Mancinelli” (venduto a Parigi), “Palazzolo Castrocielo”, “Andando per acqua” e “Oh! Speranze della terra voi finite in un avello“.
A Castrocielo si conservano ancora, oltre agli affreschi (1887-1889) della Cappella Abbatecola (in cui si trovano alcuni suoi oggetti: il cavalletto, la tavolozza, un autoritratto e una composizione dedicata alla madre), due oli su tela nella chiesa di S. Lucia a lei dedicati.
Uno del 1888 ca. rappresenta il martirio della santa, l’altro del 1885-1890 ca. la raffigura dopo il supplizio e fu inserito nel soffitto della volta della chiesa. Alfonso Simonetti morì a Castrocielo il 22 agosto 1892 e là fu sepolto nella Cappella Abbatecola.
Da “Alfonso Simonetti 1840-1892” di Barbara Simonetti, ed. a cura del Comune di Castrocielo, 2002